Oggi parleremo della seconda parte dell’esordio di Tom Hanks, Tipi non comuni.

Il 2 marzo abbiamo introdotto la nostra recensione su l’esordio di Tom Hanks.
(clicca qui per leggere la prima parte)
In questa settimana abbiamo saputo del contagio che lo ha colto, e coscenti di una situazione generale grave, che speriamo presto di poter superare gli auguriamo di guarire presto e auguriamo a tutta l’umanità di non dover sopportare ancora a lungo la pesante situazione che stiamo vivendo in queste ore.

Oggi ci troviamo ad affrontare una grave crisi che ci tocca tutti, ma noi di Pretesto vogliamo portarvi ancora le nostre parole, vogliamo farvi leggere ancora i nostri pensieri riguardo i libri che leggiamo.

Tipi non comuni

Oggi quindi parleremo della seconda parte dell’esordio di Tom Hanks, Tipi non comuni, pubblicata in Italia da Bompiani, ovvero una raccolta di racconti davvero sorprendente con un alto potenziale letterario.
Come ci piace fare affronteremo singolarmente i racconti descrivendo nel dettaglio.

Un weekend speciale

È il 1980 e Kenny Stahl sta per compiere dieci anni. Vive con i suoi fratelli nella casa del padre e della sua seconda moglie.

C’è per lui in programma un weekend speciale, la sua mamma lo verrà a prendere per passare del tempo con lui, per divertirsi, ma anche per scoprire tutto ciò che è cambiato nella loro vita da quando non si sono più visti.

La mamma guida una meravigliosa macchina sportiva, vive in un bellissimo appartamento, e gli parla tanto di un amico, che a prima vista Kenny non riconosce subito, ma poi si ricorda di averlo conosciuto quando era molto piccolo, quando ancora la mamma e il papà lavoravano insieme nell’hotel in cui lui si trova ora.

Ma come tutti i divertimenti anche questo weekend e destinato a finire, e Kenny dovrà tornare presto da suo padre, alla quotidianità di una vita normale.

Le meditazioni del mio cuore

Quanto vale un’antica macchina da scrivere?
La domanda giusta sarebbe:
Quanto saresti disposto/a a pagare per la macchina da scrivere che, ripescata dalla sua epoca, oggi è proprio quello che stai cercando?
È proprio questa la domanda a cui la protagonista di questo romanzo deve rispondere.

Una ragazza che ha appena concluso una storia d’amore, ma che ancora non è pronta a lasciare del tutto è alla ricerca di una macchina da scrivere, che duri nel tempo e che sia in grado di farle esprimere oggi quello che i suoi figli potranno leggere domani.

Un racconto introspettivo che pone come punto di partenza la domanda più personale che ci può essere:
Chi sono?

Oggi in città di Hank Fiset
Dopo un tuffo nel passato

In questo articolo, che è il terzo dei quattro racconti scritti a mo’ di articolo di giornale riportati in questa raccolta, il giornalista ci porta alla scoperta del settimanale raduno di venditori dell’usato, che si tiene al vecchio Empire Auto Movie Drive-in a Santa Alameda, che viene descritto cosi:

“…quel mostruoso mercato delle pulci che esiste da ben trentanove anni, un assembramento di residui sentimentali e articoli di seconda mano. …”

Chiunque sia mai stato in un mercato dell’usato conosce la gioia e la sorpresa che si provano nel trovare oggetti particolari, antichi o a volte semplicemente inutili, lo stupore nello scovare oggetti preziosi e rari, che magari ci ricordano lontani eventi del nostro passato.

Ed è proprio ciò che accade al giornalista, che tra i banchi del mercato, in mezzo a tante cianfrusaglie trova una vecchia macchina da scrivere, che lo porterà a raccontarci numerosi ricordi legati alla sua formazione, e alla sua carriera, quando anche lui utilizzava una macchina da scrivere per lavoro.

Per noi il passato è importante

Il protagonista di questo racconto ha la possibilità di viaggiare nel tempo, così si ritrova catapultato in un epoca totalmente diversa da quella in cui vive.

La New York del 1939 è sicuramente affascinante e ha il potere di attrarre il protagonista, che tornerà sempre più frequentemente a viaggiare per ritrovarsi nella grande mela del 1939.

Durante uno dei suoi viaggi nel tempo si innamora di una donna che neanche conosce, e questo incontro non farà altro che alimentare la sua voglia di tornare sempre più spesso in quel momento e in quel posto, rendendolo schiavo di un’ossessione.

Ma purtroppo questi particolari viaggi sono soggetti alle leggi fisiche e in quanto tali con il tempo deteriorano il corpo del viaggiatore.

Così l’ennesimo viaggio sarà fatale per il protagonista, che però almeno si può consolare per aver visto come ultima cosa il viso della sua amata.

Restate con noi

Questo racconto è davvero particolare, infatti è stato scritto come se fosse una sceneggiatura, a cui manca solo il momento dell’azione.

Chiedi a Costas

Se la raccolta di racconti di cui stiamo parlando è una sorprendente scoperta questo racconto è una vera e propria storia d’avventura.

Un avventura che ci tiene in sospeso e che ci racconta del viaggio verso l’america, quel viaggio che era in grado di cambiare la vita, il famoso sogno americano.

Oggi in città di Hank Fiset
Nostra sorella Esperanza

Il caffè! Questo racconto che è il quarto degli articoli scritti in questa raccolta è incentrato sul caffè.
Così il giornalista ci guida in

“un tour tra gli spacciatori di caffeina della nostra area tri-metropolitana…”

Sarebbe bello andare a scoprire se questi luoghi sono ispirati alla realtà.

Steve Wong è perfetto

I personaggi di questo racconto li conosciamo già, infatti si tratta dello stesso gruppo di amici di cui Hanks ci ha già parlato in altri precedenti racconti che fanno parte anche questi di quest’edizione.

Questo racconto è davvero simpatico, il gruppo di amici si ritrova per giocare a bowling in occasione del compimento di un anno di cittadinanza del loro amico MDash. Festeggiano giocando a bowling e questo diventerà un rito, ma tra tutti si scopre che il più bravo è Steve Wong che indossando una tuta coordinata con scarpe e palla da bowling dimostra di essere bravissimo.

Tipi non comuni: una piacevole scoperta

In conclusione possiamo dire che questi sono diciassette sorprendenti racconti, ognuno con la propria particolarità, e tutti collegati da un meraviglioso elemento antico, la macchina da scrivere.

Chissà che un giorno Tom Hanks non torni a farci sognare anche attraverso le sue parole.