Il capitolo 7 di Testa rossa presenta nuovi personaggi: i pagliacci Trecrude, Trecotte e Unapalla, privati della testa dalla perfida Strega del Nord.
Possono far tutto: parlare, sentire, vedere… ma non possono fare le smorfie e, così, non possono far ridere la gente. Questo è il messaggio della Strega del Nord, portato dalle malefiche Ombre Verdi. Ombre che, quando passano, strappano via dal mondo la felicità, la gioia e l’allegria (a qualcuno ricordano dei Dissennatori ante litteram?).
D’altronde, spiega Test, è sempre così quando sparisce la Principessa dell’Amore: le persone diventano sospettose, litigano, scoppiano guerre…
Il rapporto tra Amore e Pace è fortissimo in Testa rossa, come la continua ricerca del primo per raggiungere la seconda. Attraverso una storia per bambini un po’ datata (Testa rossa risale comunque al 1957), Manzi riesce a dimostrare come l’amore – romantico, familiare, amicale, fraterno… – sia al centro della ricerca costante dell’uomo. Solo chi dimentica di cercare la Principessa cade preda delle Ombre Verdi, le ombre dell’invidia, della gelosia, della rabbia e dell’Odio.
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