Saki Hiwatari nasce nel 1965 nella prefettura di Kanagawa e Proteggi la mia terra è la sua opera di debutto (Panini comics)

Racconta di Arisu Sakaguchi, una studentessa delle superiori che a un certo punto inizierà a ricordare la sua vita passata, sotto forma di sogni. Oltre agli incontri con persone appartenenti al suo passato, ha un legame speciale con le piante.

Proteggi la mia terra: uno shojo in mutazione

Proteggi la mia terra, inizialmente, potrebbe avere la solita trama romantica scolastica dove i due protagonisti si ritrovano nella stessa classe e poi si innamorano. Insomma la classica storia shojo vista e rivista. Questa affermazione non potrebbe essere meno vera di così. Perché si, Proteggi la mia terra è anche questo: uno shojo normalissimo che poi si trasforma e diventa un fantascientifico atipico che riesce a tenere incollato qualsiasi tipo di lettore.

L’accettazione di sé, l’integrazione in un gruppo nuovo, il diverso, l’immigrazione, la violenza fisica e quella sessuale e anche la reincarnazione, punto cruciale del manga, sono temi trattati con una certa attenzione e maturità, che va oltre al fatto che i personaggi si innamorano tra di loro. 

Soprattutto l’elemento della reincarnazione, così caro ai giapponesi, viene gestito bene fin dall’inizio: trasforma i vari personaggi, si vede come iniziano ad accettare la cosa, come alcuni pensano che siano dei sogni e come ognuno di loro affronta questa nuova realtà. Abbiamo anche un cambio di sesso per un personaggio rispetto alla sua vita passata, e questo crea delle dinamiche interessanti con la sessualità.

Inoltre, Proteggi la mia terra ha uno degli antagonisti meglio realizzati: grigio per la sua moralità e gestito benissimo sin dall’inizio, fino al finale coerente e ben costruito.

Disegni godibili, ma vintage

I disegni non sono bellissimi, ma sono abbastanza godibili. Ci vuole un po’ ad abituarsi al tratto dell’autrice, soprattutto perché è quello tipico di quegli anni. Però ci sono delle scene meravigliose soprattutto quando Saki Hiwatari disegna le tavole ambientate nell’infinito dello spazio, davvero stupende.

In definitiva, se volete qualcosa di diverso dai soliti manga, se la reincarnazione vi affascina, e volete un finale decente e inaspettato, Proteggi la mia terra è il titolo che fa per voi, anche se non vi piace il genere shojo o volete approcciarvici per la prima volta.

Elena Cavenaghi