L’animale femmina, esordio di Emanuela Canepa ha dimostrato la forza che lo caratterizza vincendo il Premio Calvino 2017 all’unanimità.
L’autrice dimostra di saperci portare in un viaggio esistenziale in cui l’immersione è totale.
Da dove nasce il concetto de L’animale femmina
Le femmine sono animali interessanti
Questa non è la frase d’effetto di un maniaco in cerca della sua preda. È l’infelice affermazione che un uomo di successo riferisce alla sua nuova e giovane segretaria.
Un concentrato di misoginia e luoghi comuni si uniforma o sullo sfondo delle convinzioni di quest’uomo.
Secondo lui la femmina è animale in quanto si prefigge lo scopo di un’indipendenza personale, ma cade sempre nell’errore di affidarsi al genere maschile per perseguire lo scopo rendendo nullo il raggiungimento stesso dell’obiettivo finale.
È un animale femmina perché…
È animale perché segue questo schema istintivamente e non ragiona sugli errori che sta per commettere.
La femmina non è in grado di provvedere alla propria indipendenza.
Una routine scontata
Rosita Mulè ha lasciato il piccolo paesino dove è nata che le stava stretto per trasferirsi a Padova.
Condivide una casa con delle coinquiline, studia medicina e per sostenere le sue spese lavora in un supermercato, ma questo lavoro l’ha costretta a rallentare il ritmo degli studi e ora ha sulle spalle vari esami arretrati.
Suo padre è morto e il rapporto asfissiante che ha con la madre è stato il motivo principale che l’ha spinta a trasferirsi in una città tanto lontana.
La madre ha un comportamento ossessivo e non lascia respiro alla figlia, così a Rosita capita spesso di mentire e omettere alcune verità e qualche pensiero.
Rosita conduce una vita monotona, non esce per divertirsi, non ha amici, qualsiasi suo sforzo è volto a farcela sempre, anche questo mese, anche quando i soldi non bastano mai e bisogna pagare le bollette, l’affitto, gli studi.
Frequenta un uomo, sposato e che quindi non le dà la possibilità di una presenza costante, ma a lei sta bene anche così.
Ma a cambiare la routine sempre uguale della ragazza arriva un evento inaspettato, che si rivelerà la chiave di svolta della sua storia.
L’occasione che spezza la monotonia
È la vigilia di Natale, e come se fosse un giorno come tutti gli altri, Rosita si dirige a lavoro, anzi si precipita, perché è sempre in ritardo.
Sul bus trova un portafoglio, attraverso i documenti risale al domicilio del proprietario, una donna che già dal nome la incuriosisce, così decide di restituire l’oggetto perso.
Rosita si trova di fronte ad una donna fredda che rimane incredula sul fatto che la restituzione sia solo un atto di gentilezza così offre a Rosita una ricompensa monetaria.
Nonostante la grave situazione economica in cui si trova la protagonista questa non accetta, ottenendo l’attenzione della donna che la invita ad entrare in casa per un caffè.
La casa è caratterizzata da uno stile classico e raffinato, l’arredamento è perfezionato con oggetti di antiquariato dall’aspetto molto costoso.
Tutto questo non passa inosservato agli occhi di Rosita che ammira affascinata le stanze in cui è finita per caso.
Mentre le due prendono il caffè entra in scena un uomo, sembra essere la rappresentazione umana della casa, una persona distinta dall’aspetto elegante e curato che finisce per incuriosire la protagonista.
Inizia tra i due una conversazione volta a conoscersi meglio, e Rosita si racconta come non ha mai fatto con nessuno prima, spiegando il percorso che l’ha portata ad allontanarsi dal suo paese d’origine.
L’uomo si chiama Lodovico Lepore, e potrebbe cambiarle la vita.
Lepore è un avvocato di successo e ha un noto studio legale in centro, dove convoca Rosita.
Le offre un lavoro, proponendole di prendere il posto della sua attuale segretaria.
I vantaggi sono tanti, tanto per cominciare l’impegno richiesto è di sole quattro ore al giorno, potrà scegliere se svolgerle di mattina o di pomeriggio, nelle quali avrà anche la possibilità di studiare per i suoi esami, il tutto corredato da un compenso economico adeguato.
In un’offerta così vantaggiosa quale potrà essere il compromesso?
Sembra proprio non esserci!
È possibile cambiare la propria vita?
Così Rosita si trova costretta ad accettare, vessata dalle restringenti scadenze economiche che ogni mese la mettono in ginocchio.
Si impegna per essere puntuale, efficiente, sicura di sé, come immagina che una segretaria debba comportarsi.
Ma già dai primi giorni e dai primi colloqui con l’avvocato Lepore questo da sfogo ad una serie di discorsi che vedono come soggetti accusati le donne, tutte, per il solo fatto di essere tali.
Le femmine sono animali interessanti
È infatti sua questa affermazione, che non prevede la conoscenza dell’altro, o meglio dell’altra e che fa rimanere Lepore saldo sulle proprie convinzioni.
Schiava delle manipolazioni psicologiche
Lepore è un uomo deciso e sicuro di sé, e di certo non è disposto ad ascoltare l’altra parte, rendendo il suo discorso unico e affermativo.
L’avvocato fa delle proprie convinzioni maschiliste il motore trainante di un moto con cui si pone ad un livello superiore, portandosi l’intero suo genere sul piedistallo affermando che le femmine sono animali inferiori non essendo mai state in grado di rendersi indipendenti.
Rendendo il proprio studio un incubatore attraverso il quale infonde insicurezze in Rosita cercando di manipolarla psicologicamente fino a farle modificare i suoi comportamenti.
Rosita è scappata dalla realtà che la circondava per assicurarsi un futuro migliore, o almeno per sperare di poterlo ottenere.
Si impegna per rendersi autonoma e indipendente, ma si sente di fallire dal momento che lavoro che le avrebbe dovuto portare al raggiungimento dello scopo l’ha costretta a rallentare il percorso.
La Rosita che si presenta a colloquio con l’avvocato Lepore non si sente nella posizione di ribattere e di difendere l’indipendenza del genere femminile, essendo lei stessa ad aver perso di vista l’obiettivo, costringendosi ad accontentarsi del meno possibile, accettando anche di amare un uomo che le dà le attenzioni con la sua presenza sporadica e saltuaria.
L’animale femmina: una sorprendente ribellione
Ma Rosita si scoprirà forte e in grado di ribellarsi ai continui discorsi che è costretta ad ascoltare.
È appena uscito il suo nuovo romanzo, Insegnami la tempesta, accolto anche questa volta in casa Einaudi.
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