1993, un esordio nascosto

Il 1993 è l’anno in cui Roberto Bolaño pubblica La pista di ghiaccio.
La pista di ghiaccio è stato inizialmente pubblicato in poche copie e senza una distribuzione, queste scarse attenzioni sono state le premesse secondo cui questo romanzo non è stato riconosciuto, dal mondo editoriale come l’esordio narrativo dell’autore.

Roberto Bolaño è oggi al centro dell’attenzione da parte dei lettori italiani, questo fenomeno di riscoperta è dovuto al prezioso lavoro di recupero e ripescaggio che alcuni editori italiani stanno compiendo.
Da prima Sellerio ha iniziato a pubblicare i suoi romanzi dalla fine degli anni novanta, questi sono stati poi ripresi da Adelphi, che ha anche ampliato l’offerta di pubblicazioni portando in Italia romanzi di Roberto Bolaño, qui inediti.
(Qui le pubblicazioni che erano presenti nel catalogo Sellerio)

Il caso de La pista di ghiaccio rappresenta molto bene il passaggio da Sellerio ad Adelphi, infatti questo romanzo è stato da prima pubblicato nel 2004 da Sellerio, e poi è stato ripreso e ripubblicato nel 2018 da Adelphi.

Qui la vecchia edizione pubblicata da Sellerio.
(Qui trovate l’edizione recentemente pubblicata)

Ricordiamo inoltre il libro più complesso e forse emblematico di Roberto Bolaño, ovvero 2666 pubblicato da Adelphi , e che fa parte del loro catalogo dal 2009.

Ma fortunatamente l’attenzione rivolta a Roberto Bolaño non si ferma solo ai suoi romanzi, ma grazie ad un editore indipendente che fa della ricerca uno dei suoi punti di forza possiamo oggi leggere anche le sue poesie tradotte in italiano.
Stiamo parlando di Sur edizioni, che grazie ad un attento lavoro di recupero ci offre uno spaccato della poesia latino americana.
Questo impegno che la casa editrice romana sta compiendo ha avuto inizio nel 2017, quando pubblica Tre, nel quale si esprime tutto lo stile di Roberto Bolaño. Ma ancora prima Sur ha pubblicato L’ultima conversazione, una raccolta di interviste che Bolaño ha rilasciato nell’arco di cinque anni, e che si conclude con la celebre Ultima conversazione, pubblicata pochi giorni dopo la scomparsa dell’autore. In questa pubblicazione ci sono tutti gli elementi per comprendere la figura di Roberto Bolaño, carismatico e fragile allo stesso tempo, uno dei più caratteristici esponenti della letteratura latino americana, ma allo stesso tempo unico e diverso dagli altri.

Voglio consigliarvi di recuperare anche la recente rivisitazione sotto forma di graphic novel del romanzo dal titolo Stella distante.
Questa opera, pubblicata da Sur è frutto della collaborazione tra Javier Fernández e Fanny Marín.

Trovo sempre interessante analizzare il percorso che un autore compie all’interno delle case editrici, mi incuriosisce notare come queste possano rappresentare l’autore e come al tempo stesso questo possa rappresentare la linea editoriale delle case editrici che lo ospitano.

Dopo queste necessarie premesse pariamo de La pista di ghiaccio.

Questo romanzo segna, come abbiamo detto, l’esordio narrativo di Roberto Bolaño.
Pubblicato nel 1993 in Spagna, vince il Premio Ciudad Alcalá de Henares.

La pista di ghiaccio è un romanzo appartenente al genere noir, viene narrato un delitto, ma la narrazione non è affidata alle forze dell’ordine, non è un commissario che parla.

In questo romanzo la narrazione si apre su diversi punti di vista.

La narrazione è dunque affidata a tre personaggi chiave per lo svolgimento del romanzo.

I personaggi chiave:

Remo Morán, approdato in Spagna, luogo in cui si svolge l’intera vicenda, è proprietario di un’attività commerciale in una piccola città che verrà sempre chiamata con la sola iniziale Z.
Gaspar Heredia, a cui Remo Morán troverà impiego come guardiano del camping di cui è proprietario.
Enric Rosquelles, funzionario pubblico e braccio destro della sindaca di Z.

I capitoli sono dunque l’alternarsi dei diversi punti di vista, ognuno di questi tre personaggi fornisce il proprio contributo narrativo, e così il lettore può avere la visione di un quadro completo a lettura terminata.

La simmetria tra le parti

Possiamo affermare che in qualche modo i tre personaggi maschili vengono corrisposti da tre personaggi femminili.
La protagonista del romanzo, che però non prende mai parola, è Nuria Martí, giovane pattinatrice su ghiaccio, appena esclusa dalla possibilità di partecipare alle olimpiadi. Nuria conscerà il funzionario Enric Rosquelles, che innamorato di lei, farà costruire una pista di ghiaccio all’interno di una dimora storica, palazzo Benvingut. Dirottando fondi pubblici all’insaputa di colleghi e superiori Rosquelles si macchierà del grave reato dell’uso illecito di soldi pubblici.

Nel fra tempo Nuria conoscerà Remo Morán. Tra i due nascerà una relazione amorosa, tenuta nascosta a Rosquelles, per non perdere il privilegio di allenarsi all’interno della pista di ghiaccio che il funzionario pubblico ha fatto costruire per lei.

Contemporaneamente a queste vicende si scopre che palazzo Benvingut è clandestinamente abitato da due donne. Si tratta di due persone senza fissa di mora che precedentemente abitavano nel camping di proprietà di Remo Morán, dal quale però sono costrette a fuggire.
Gaspar Heredia innamorato della più giovane di queste due donne la segue e di conseguenza scopre che queste hanno trovato rifugio nell’antico palazzo.

Queste sono le premesse della narrazione, ma all’interno di queste vicende accade un terribile omicidio che avrà luogo proprio sulla pista di ghiaccio.

Il mio primo approccio con Roberto Bolaño

Questo è stato il primo libro che ho letto di Roberto Bolaño, non è certo una lettura leggera e spensierata, però è stata capace di incuriosirmi e di farmi venire voglia di approfondire questo autore.

In questo romanzo, che per ora è l’unico che ho letto di Bolaño, credo ci siano tutte le complessità e le particolarità dell’autore, secondo me è quindi un ottimo approccio per chi vuole iniziare a leggere i suoi romanzi.