Hanako-kun e i sette misteri dell’Accademia Kamome, è l’esordio di due autori: Aida, lo scrittore, e Iro, il disegnatore. In Giappone è serializzato dal 18 giugno del 2014 sulla rivista mensile Monthly GFantasy edita da Square Enix, è arrivato al volume 20. Inoltre è stato realizzato uno spin off; Hanako-kun-Il doposcuola dell’Accademia Kamome. Invece qui in Italia, è stato portato da JPOP e siamo al 19 volume.
Dopo una panoramica editoriale, passiamo al nucleo, la trama. Hanako-kun racconta la storia della studentessa Nene. Nella sua scuola sono in voga delle dicerie sui “sette misteri irrisolti”, così, convinta della sua scelta, Nene cerca il fantasma di una ragazza suicida, Hanako, nei bagni della scuola. Si dice che chiunque riesca a evocarla, potrà esaudire un proprio desiderio, ma Nene non solo scopre che la diceria è reale, ma che la supposta Hanako è in realtà un ragazzo, a cui la protagonista si ritrova a fare da assistente.
La protagonista femminile Nene viene gestita molto bene, all’inizio può sembrare la solita ragazza irritante, ma con il tempo cresce e il suo carattere matura. Hanako è un grandissimo personaggio, il cui confine tra morale e immorale non è sempre ben definito. Nonostante ufficialmente faccia parte dei “buoni”, nasconde qualcosa di oscuro e sotto la sua guida il lettore si immerge nelle più disparate leggende metropolitane legate alle scuole giapponesi.
Accompagnati da un carnet di personaggi secondari validi e molto presenti, e grazie ai disegni dal tratto più spesso e marcato rispetto ai tratti nipponici abituali, i lettori si immergono in un’atmosfera inquietante e nient’affatto infantile, a dispetto dell’aspetto dei protagonisti che possono sembrare più adatti a un manga per bambini che per ragazzi. Alcune scene sono disegnate così bene che mettono paura all’istante e si deve chiudere il volume.
Interessante, è l’aspetto culturale da cui parte il manga: la leggenda di Hanako, infatti, vuole che questa sia una ragazza suicidatesi nei bagni della scuola, dopo essere stata vittima di bullismo. La storia è molto diffusa in Giappone e, assieme agli altri sette misteri, fa parte di un apparato culturale metropolitano ben inserito nella cultura nipponica contemporanea.
Man mano che si procede con la lettura di Hanako-kun, ci si addentra in atmosfere sempre più oscure, dove anche i significati dei nomi diventano importanti e i ricordi persi e ritrovati segnano nuove strade da percorrere.
Oltre al manga, è possibile godersi sia l’anime della serie principale, sia del doposcuola, entrambi molto fedeli per grafica e trama all’opera principale.
Elena Cavenaghi
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