Il Guardiano degli Innocenti (Ostatnie życzenie, L’ultimo desiderio) è una raccolta di racconti dalla penna dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, pubblicata in madrepatria nel 1993 (in Italia a cura di Editrice Nord).

Non si tratta della prima opera dell’autore, bensì della terza. Prima de Il Guardiano degli Innocenti, è stato pubblicato La Spada del Destino nel 1992, e Wiedźmin nel 1990, rispettivamente raccolte di 7 e 5 racconti.

Tutti questi racconti, compresi i 7 contenuti ne Il Guardiano degli Innocenti, appartengono alla saga di Geralt di Rivia, lo Strigo.

Perché presentare Il Guardiano degli Innocenti come esordio? Si dà il caso che Wiedźmin (“Lo Strigo”) sia stato pubblicato solo in Polonia e in Repubblica Ceca. Quattro dei cinque racconti in esso contenuti trovano spazio ne Il Guardiano degli Innocenti, mentre uno rimane inedito, non tradotto nelle altre lingue (quantomeno, non in via ufficiale).

Aprendo Il Guardiano degli Innocenti, il lettore italiano può godere della lettura dei primi racconti su Geralt di Rivia: Una questione di prezzo, Un briciolo di verità, Il male minore e, infine, Lo Strigo, anche se non nell’ordine in cui vengono presentati nella raccolta del 1990.

Il Guardiano degli Innocenti: i primi racconti su Geralt di Rivia

Il Guardiano degli Innocenti, o Wiedźmin che dir si voglia, ci presenta il protagonista della serie: Geralt di Rivia. Uno strigo, appunto: un umano che durante l’infanzia è stato sottoposto a un addestramento crudele e all’assunzione di determinati veleni e pozioni, che ne hanno fortificato il corpo, ma anche mutato la biologia. È dotato di poteri magici, forza sovrumana, grande capacità di rigenerazione. Uno strigo si guadagna da vivere uccidendo i mostri che imperversano nel mondo, assetati del sangue della gente comune.

Tuttavia, come molti della sua “specie”, Geralt viene visto con sospetto dalla maggior parte degli esseri umani: uno strigo è una creatura violenta, un mercenario opportunista, un mostro a sua volta, qualcosa che porta guai. Lo sguardo sospettoso della gente comune è un filo conduttore in questi racconti: Geralt viene schivato, scacciato, insultato, usato da chi pensa che sia un volgare mercenario pronto a vendersi per il prezzo più alto.

Leggendo i racconti nell’ordine della prima raccolta, il mondo di Geralt di Rivia si apre, infatti, con Una questione di prezzo: la regina Calanthe del Regno di Cintra invita lo Strigo al banchetto per il quindicesimo compleanno di sua figlia Pavetta. Presto verrà annunciato il suo fidanzamento, che Calanthe spera essere proficuo per i legami politici del Regno. Tuttavia, la regina sa che la figlia intrattiene un rapporto con un uomo scomodo, e pretende che Geralt, sotto pagamento, si liberi del malcapitato.

Da questo primo racconto, che getta le basi per il rapporto che Geralt avrà con la futura figlia di Pavetta, emergono già le tematiche portanti della saga: i pregiudizi, gli intrighi politici, l’amore e il destino, ma anche i valori dello strigo e il suo codice morale, in barba a chi vorrebbe trattarlo come un sicario.

Le fiabe popolari in chiave cruda

La maturità anagrafica di Andrzej Sapkowski (nato nel 1948) è percepibile durante la lettura, perché si traduce in una narrazione complessa, ironica, ricca di personaggi sfaccettati e situazioni non facilmente classificabili in termini manichei di “bene” e “male”. In fondo, questa è la tematica del penultimo racconto: Il male minore, dove Geralt si trova a prendere una decisione che gli macchierà le mani di sangue, condannandolo a portare il peso del rimorso.

È affascinante il modo con cui l’autore racconta e modifica le fiabe popolari, adattandole al mondo più adulto e crudo che va dipingendo: Biancaneve e i sette nani che diventano un gruppo di assassini, La Bella e la Bestia, o per meglio dire la Bestia e la sua infinita lista di belle, solo per citarne due. Nella raccolta originale del 1990 sono assenti i racconti: La voce della Ragione, Il confine del Mondo e L’Ultimo desiderio, in cui compaiono Yennefer e Ranuncolo, due personaggi che diverranno molto importanti nel corso della saga. Non sorprende che si siano guadagnati un posto accanto alla raccolta di racconti “iniziali”, come dei pilastri portanti di tutta la narrazione.

Per quanto riguarda il racconto inedito, s’intitola in italiano La Strada senza Ritorno, e parla di come i genitori di Geralt si sono incontrati, intrecciando i loro destini.

Il Guardiano degli Innocenti è coinvolgente e dipinge un mondo originale, popolato da personaggi convincenti, indisputabilmente umani. Il lettore empatizza con Geralt ed è portato a riflettere con lui sulle difficili scelte che deve affrontare.

Una lettura consigliata.

Maria Giulia Taccori