Gianna Baltaro (Torino, 1926 – Torino, 26 gennaio 2008) comincia la sua carriera letteraria in maniera tardiva. Dopo essersi dedicata al giornalismo, in particolare alla cronaca nera e gastronomica per importanti testate torinesi (La Gazzetta del Popolo, L’Unità, La Stampa, La Stampa Sera…), esordisce con il suo primo romanzo giallo: Nelle nebbie del Gambero d’Oro, nel 1990.

La produzione letteraria della Baltaro si articola in diciotto romanzi gialli, ambientati nell’affascinante Torino degli anni trenta.

Protagonista indiscusso, l’ex commissario Andrea Martini, congedatosi dalla sua professione in seguito alla morte di un suo prozio, dal quale eredita un vigneto di «dolcetto» a Diano, nelle Langhe albesi. Martini non abbandona completamente la passione investigativa, infatti capita spesso che venga richiesto il suo intervento per la risoluzione di alcuni casi particolari.

Gianna Baltaro, l’esordio: Nelle nebbie del Gambero d’Oro

Gianna Baltaro esordio

L’esordio di Gianna Baltaro, con protagonista il commissario Martini, è il già citato Nelle nebbie del Gambero d’Oro, un’opera che raccoglie gli elementi caratterizzanti della futura produzione dell’autrice: l’ambientazione nella Torino degli anni trenta, e lo stile chiaro e lineare.

Ci troviamo nella contrada del Gambero d’Oro nel quadrilatero tra via XX settembre, via San Francesco d’Assisi, Via Pietro Micca e via Garibaldi; nelle cantine di un condominio viene rinvenuto il corpo senza vita di una giovanissima ragazza.
L’ex commissario Martini viene contattato dal suo vecchio collega e attuale capo della Questura, suo fidato amico, il dottor Piperno.

La ragazza lavorava in un atelier sartoriale, vicino all’appartamento in cui abitava con i genitori, i quali la descrivono come una diciassettenne mite, seria, giudiziosa e responsabile… una giovane casa e lavoro.

L’immagine romantica di una ragazza praticamente perfetta viene però presto distrutta da alcune scoperte di cui l’ex commissario viene a conoscenza riguardo il suo comportamento.

Così si delinea un quadro in cui la ragazza diventa protagonista di comportamenti disdicevoli e poco adatti ad una brava ragazza, specialmente se si guarda la situazione sotto gli occhi della società degli anni trenta.

Richieste importanti e ricatti compromettenti sono gli strumenti di cui la ragazza si serve, dimostrando una personalità intimidatoria e pianificatrice.

A infittire la trama si aggiunge un secondo delitto

Si tratta del comandante Dughera, un altro inquilino del condominio, da prima avvelenato e poi ucciso.

Il comandante era un uomo sgraziato e poco incline alle cortesie tra vicini, il suo passatempo preferito consisteva nello spiare i suoi inquilini attraverso un foro fatto appositamente nella sua porta di casa, divertimento che suscitava rabbia e fastidio nelle sue vittime.

Due omicidi a distanza di poco tempo fanno capire a Martini e a Piperno che i due casi sono più di una coincidenza e che bisogna convogliare le indagini in un’unica direzione.

Lo stile narrativo lineare dell’autrice rende comprensibili le riflessioni delle indagini e, grazie a quest’abilità narrativa, Gianna Baltaro è stata accostata ad autori di gialli, maestri del genere come Agatha Christie, mentre il suo personaggio principe è stato paragonato al Maigret di Simenon.

Nonostante le similitudini che si possono trovare quello che risalta dal suo stile è l’unicità della sua identità che traspare dalle descrizioni di una Torino in fermento come poteva essere quella degli anni trenta.

Baltaro è in grado di costruire gialli dal sapore tradizionale, caratterizzati da uno stile elegante e letterario, senza la necessità di ricorrere ad una narrazione splatter.

Per nostra fortuna abbiamo la possibilità di leggere le avventure del commissario Martini, grazie a una casa editrice torinese che si sta impegnando nel pubblicare nuovamente l’opera magna di Gianna Baltaro: Golem edizioni.

Il lavoro di recupero attuato da Golem Edizioni prevede una collana dedicata a Gianna Baltaro

Dal 2016, Golem Edizioni si è impegnata nel recuperare e ripubblicare tutte le opere di Gianna Baltaro in una collana dedicata alla giallista torinese: Swing.

Attualmente, la collana conta i seguenti titoli:

  • Nelle nebbie del Gambero d’Oro (2016);
  • Ore 10 Porta Nuova (2016);
  • Pensione Tersicore (2017);
  • Due gocce di sangue blu (2017);
  • Delitti in prima classe (2017);
  • Poker di donne (2018);
  • Qualcuno a mezzanotte (2018);
  • Una sera d’inverno (2019);
  • L’altra riva del lago (30 gennaio 2020);

In anteprima su Pretesto: L’altra riva del lago

Siamo lieti di ringraziare Golem Edizioni per la fiducia che ci hanno dimostrato dandoci la possibilità di leggere in anteprima la loro prossima pubblicazione: L’altra riva del lago, ovvero la nona indagine del commissario Martini, in uscita domani 30 gennaio.

Gianna Baltaro L'altra riva del lago

Preoccupazioni, sensazioni, e previsioni, sono questi gli elementi da cui ha inizio questo giallo.

La zia di una ricca e giovane ereditiera si rivolge a un’astrologa, la signora Mafalda, in quanto preoccupata per la ragazza.
Luciana Verini, ad appena ventiquattro anni, vive da sola, è indipendente e non vuole saperne di farsi aiutare per gestire l’eredità ricevuta, si rivolge così a uno studio legale per curare i suoi interessi. Nello studio conosce una ragazza, Lidia Moreso, la segretaria del notaio Luigi Adornini, con la quale avvia un’intensa amicizia.
Un giorno la ragazza annuncia alla zia la volontà di partire con destinazione Lago Maggiore, per essere poi ospitata dalla sua nuova amica.

Non ricevendo più alcuna notizia della ragazza, la zia insospettita e preoccupata si rivolge all’astrologa con la speranza che questa possa predire gli avvenimenti e carpire informazioni riguardo lo stato di salute della nipote.

L’astrologa chiama in aiuto un vecchio amico

Mafalda riflette sulle parole della cliente e più ci ripensa e più la pervade una sensazione strana, è convinta infatti che la ragazza incorra in qualche grave pericolo.

Decide così di rivolgersi all’ex commissario Andrea Martini.

I due si sono conosciuti anni prima, quando Mafalda si trovava in un momento familiare molto difficile: suo marito era vittima del gioco ed essendosi compromesso con alcuni debiti aveva emesso degli assegni a vuoto per cercare di arginare la situazione, così dopo essere stato denunciato era finito in prigione. Mafalda e Martini si conobbero in occasione dell’interrogatorio a cui lei fu sottoposta.

Martini messosi sulle tracce della giovane ragazza arriva sul Lago Maggiore, dove farà presto una scoperta sconcertante.

Questa è dunque la giusta occasione per gli amanti del genere di recuperare i gialli di Gianna Baltaro, ma anche la possibilità di un nuovo approccio per i neofiti, visto che il romanzo  è molto scorrevole e, sebbene sia narrato con una chiara linearità nasconde una trama interessante e intricata, capace di incuriosire e tenere stretto a sé il lettore.

Non è necessario aspettare troppo per l’uscita, infatti da domani 30 gennaio sarà disponibile nelle librerie.