Mondadori Oscar Vault, collana della Oscar Mondadori che annovera tra le sue produzioni alcune sezioni dedicate alla narrativa di genere LGBTQ+, è in uscita il 16 maggio con un esordio molto atteso proveniente da oltreoceano. Detransition, Baby di Torrey Peters, uscito in America nel 2021, è stato il primo libro scritto da una donna transgender a essere candidato allo “Women’s Prize for Fiction”.
Il romanzo ruota attorno a tre personaggi e a un singolo evento dotato di una potenza generatrice di relazioni: una gravidanza. Reese, donna trans, ex di Ames ed esperta di pubbliche relazioni, vive la sua vita andando a letto con uomini sposati e cercando di risolvere la versione trans del “Problema Sex and the City”, secondo il quale una donna cerca di realizzarsi attraverso una delle quattro modalità adottate dalle protagoniste della serie: un partner, la carriera, un bambino o un percorso artistico. Tra queste modalità, Reese vorrebbe per sé la possibilità di crescere un bambino.
Ames, ex fidanzato di Reese, ha un lavoro nel Marketing e una relazione con la propria superiore, Katrina, la quale non sa che Ames ha detransizionato dopo aver vissuto per anni come donna trans. Amy, il passato di Ames e quasi un personaggio a sé stante, ha deciso di detransizionare non perché lo ritenesse un errore, ma poiché era troppo difficile vivere come una donna trans. E poi c’è Katrina, metà cinese e metà ebrea e unica donna cis del trio, la quale rimane incinta dopo alcuni mesi di relazione con Ames, evento che dà origine alla vicenda.
Nel momento in cui Katrina rimane incinta, Ames si rende conto della difficoltà di ricoprire un ruolo, quello di padre, nel quale non si riconosce e nel quale la famiglia borghese lo costringerebbe. La soluzione che propone a Katrina e a Reese è quella di formare una nuova tipologia di famiglia queer, nella quale l’aiuto di Reese nel crescere il bambino sarebbe una fondamentale rottura della famiglia nucleare e del suo ruolo di padre, liberandolo dal peso emotivo di una normale genitorialità cis.
Detransition, Baby: un romanzo queer corale
Detransition, Baby è un romanzo completamente incentrato sulla creazione di personaggi a tutto tondo, ponendo in primo piano la loro caratterizzazione a discapito di una trama complessa. L’intera vicenda è incentrata sulla proposta di Ames e il processo decisionale delle due donne, che le porterà a scegliere o meno di creare una famiglia queer.
La scelta di lasciare la trama allo stadio seminale non è però percepibile, durante la lettura, come una problematica; la ricca presenza di flashback sulla vita dei personaggi colma infatti questa lacuna. Ogni evento del presente rievoca un evento, più o meno collegato, del passato della vita di Reese ed Ames, quando ancora era Amy. All’interno del romanzo viene inoltre presentata una notevole varietà di personaggi, la maggior parte dei quali donne trans, attraverso cui esprimere ulteriori punti di vista sull’esperienza trans. La narrazione viene così arricchita da questi racconti, mentre apprendiamo le motivazioni profonde dei protagonisti.
Le cesure brusche che si avvicendano tra un evento ambientato al momento del concepimento, un evento avvenuto tre o otto o undici anni prima, o tre o sette o undici settimane dopo, fa sì che il lettore provi desiderio di scoprire non tanto come si concluderà la vicenda, ma cos’altro potrà mai essere nascosto nel passato o nel futuro dei personaggi.
La scrittrice descrive gli avvenimenti del romanzo con immediata crudezza, avvalendosi di descrizioni caratterizzate da pochi aggettivi e sacrificando ogni orpello estetico per far arrivare il concetto dritto al lettore. L’immediatezza della narrazione contrapposta alla gravità delle tematiche spingono il lettore a rimanere avvinto dalla narrazione, senza però creare un senso di urgenza, che potrebbe altrimenti emergere grazie a una trama più elaborata. Tale mancanza non significa però che il romanzo sia povero di colpi di scena o dettagli importanti da scoprire; infatti, il ritmo tiene sospesi i lettori fino all’ultima pagina, in attesa di comprendere davvero i personaggi e con essi la propria scelta.
Tra transgenitorialità e cultura transgender
L’esperienza della gravidanza e della genitorialità, oltre che l’esperienza trans, in particolare quella delle donne, sono le principali tematiche del romanzo. La struttura del romanzo rende possibile utilizzare ogni aneddoto della vita dei protagonisti come aggancio per aprire una finestra sulla cultura trans, sulle fonti di euforia e disforia, sulle questioni di genere, ma anche su razza, femminismo e questione femminile, maternità e aborto, sesso e feticismi.
La genitorialità queer fa da sfondo alle tematiche analizzate, rappresentando l’ottica attraverso la quale leggere le scelte e i caratteri dei personaggi. Ogni opinione possibile su un dato argomento viene analizzata attraverso il punto di vista di un diverso personaggio, fin quasi a ribaltare, in alcuni punti, la prospettiva del testo, che passa talvolta dall’essere un romanzo all’essere un essay su tematiche di genere.
Ciò che si ricava da una struttura così elaborata è un’immersione totalizzante nell’esperienza trans, che non ci richiede né uno sforzo di empatia né tantomeno di giudizio. L’unica richiesta racchiusa nel romanzo è compresa nella premessa al testo: immergersi in una situazione avulsa da tutto ciò che comunemente viene considerato “ordinario” e renderla possibile, e darle una possibilità.
Lucia Duranti
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