Questo 2021 segna i settecento anni dalla morte del nostro Sommo poeta Dante Alighieri.
La figura storica e letteraria di questa imprescindibile voce della cultura italiana è spesso stata interpretata in maniera pedante e ingessata. Sono frequenti le volte in cui a scuola viene richiesto un approccio alla produzione dantesca con un’impronta autoritaria e impositiva. Questo atteggiamento ottiene, spesso, il risultato di allontanare i giovani dall’interesse verso la cultura letteraria classica e soprattutto verso la figura di Dante.

Quanti fra di voi hanno provato un senso di noia ad assistere alle sterili e pesanti lezioni liceali in cui si doveva leggere un canto della Divina commedia di Dante Alighieri?

E chi tra di voi lo ha invece riscoperto in età matura grazie ad un approccio ben diverso, più naturale e sincero?

Se nonostante tutto oggi siete suoi amanti magari è perché avrete avuto modo di leggere le sue opere con il tempo giusto,  il vostro, oppure perché avete avuto la curiosità di scegliere l’edizione con la traduzione che vi sembrava migliore, oppure ancora perché non vi andava giù di aver declassato un personaggio così importante per la nostra cultura, solo perché a scuola non vi era stato presentato nella maniera giusta.

Un approccio diverso all’opera di Dante Alighieri.

Il mio primo approccio l’ho avuto, come molti, al liceo in cui ho assistito al tipo di lezione tradizionale a cui facevamo riferimento prima.

Quest’anno  però devo dire che ho voluto cogliere l’anniversario dei settecento anni dalla sua morte per cercare di fare pace con le sue opere. Non ho una preparazione classica, sapevo quindi che approcciarmi direttamente alla letture delle sue opere non sarebbe stato l’inizio giusto.
Ho deciso quindi di selezionare alcuni titoli di critica e di saggistica attorno alla sua figura.

Il nostro omaggio a Dante Alighieri

Pretesto ci tiene agli anniversari, ai personaggi di rilievo della cultura italiana, ma soprattutto è cara in particolar modo a Dante Alighieri. Io e Giulia Manzi abbiamo fondato questo blog partendo proprio da un’esperienza precedente che vedeva come protagonista proprio il sommo poeta, infatti è con quella esperienza che nasce la nostra decisione di dedicarci agli autori esordienti, e proprio per questo abbiamo riflettuto che anche lui ha comunque iniziato da un primo libro, infatti il nostro slogan fa proprio riferimento a lui.

Anche Dante è stato un esordiente, solo che il suo agente era ai Piani Alti.

Questo terreno è stato possibile ovviamente perché noi due siamo entrambe grandi amanti della figura di Dante. In particolar modo posso affermare che reputo Giulia un’esperta della produzione dantesca, io sto recuperando e spesso pendo dalle sue labbra quando me ne parla.

Abbiamo quindi deciso di dedicare degli appuntamenti sul nostro blog e sui nostri portali social proprio a Dante Alighieri. Da qui alla fine di questo anno vi porteremo alla scoperta di Dante e delle sue opere.

Dante come uomo

Questo primo appuntamento vede protagonista Dante, ovviamente, ma non tanto come autore letterario, ma soprattutto come uomo, indagheremo quindi sulla sua persona da un punto di vista umano.

Dante, di Alessandro Barbero

Ho avuto il piacere di ricevere in regalo il libro, pubblicato da poco per Laterza di Alessandro Barbero, dal titolo Dante.

Dante, di Alessandro Barbero

Questo libro ha avuto la capacità di farmi nuovamente innamorare di Dante perché Barbero si avvale di una scrittura diretta e sincera, che non vuole costruire una struttura pomposa attorno alla figura di Dante, ma anzi ha lo scopo di presentarcelo come un ragazzo normale, raccontandoci la vita, il contesto storico e rivelandoci tante sorprendenti curiosità.

Il libro ha uno stile molto approfondito, si avvale infatti di una nutrita sezione, posta nella parte finale del volume, in cui Barbero riporta le note presenti nel testo, ed è un piacere leggerle perché portano alla luce riferimenti storici, ed evidenziano il grande lavoro di ricerca dell’autore.
Nonostante questa sezione dedicata alle note sia molto estesa non risulta affatto pesante.

Dante Alighieri attraverso ventuno immagini

Barbero disegna la figura di Dante Alighieri analizzando il personaggio e il contesto storico attraverso ventuno capitoli. Ogni capito è dedicato a un tema, un evento o un luogo. Attraverso l’analisi precisa che Barbero mette in atto ci offre un chiaro quadro del ragazzo che è Dante.
Sì perché Dante è un ragazzo di trenta anni, che ha interessi normali e adeguati al tempo.

Un ragazzo normale

Scopriamo che Dante si relazionava con ragazzi della sua stessa generazione, ma provenienti da ambienti più altolocati, nobili, cavalieri, con cui gareggiava a colpi di sonetti.
Infatti se oggi ci si diverte con dissing tra rapper i ragazzi come Dante si cimentavano nella scrittura di sonetti divertenti con lo scopo di canzonare i suoi amici.
All’interno del testo di Barbero ci sono diversi esempi veramente degni di nota.

Dante era anche un ragazzo innamorato, come sappiamo arriva a idealizzare il desiderio per la persona amata rendendo questo l’obbiettivo del suo percorso attraverso la Divina commedia.
Beatrice diventa un simbolo di donna ideale e irraggiungibile, ma come Dante stesso, Beatrice era una ragazza vera, che grazie al libro di Alessandro Barbero prende nuovamente vita.

In Dante infatti ci viene offerta un’immagine di una Beatrice reale e sincera.
L’analisi che Barbero mette in atto si avvale di una cornice storica e di un’interessante studio socioculturale. Scopriamo ad esempio quale era la condizione femminile, ed è interessante riflettere sulle differenti opportunità che due ragazzi di sesso opposto potevano avere in quel contesto storico.

Una forte sensibilità politica

Ma Dante era anche un ragazzo con una forte opinione politica. Questo aspetto vi sarà certo noto, infatti anche le sue opere sono spesso caratterizzate da un profondo tema politico. Questo interesse si manifesta ad esempio nella Divina commedia in cui Dante si apre ad una critica politico-sociale mettendo in evidenza gli atteggiamenti e le decisioni che hanno portato Firenze ad essere una città trascurata, e che hanno fatto sì che questa perdesse potere politico.

Barbero apre con un capitolo dedicato ad un aspetto poco conosciuto di Dante, ma che è esemplare di questa sensibilità politico. Dante infatti non si limita a criticare e a giudicare attraverso le sue opere, ma prende parte fisicamente a scontri duri sostenendo la sua amata città.

La famiglia

Barbero si sofferma anche sul bagaglio familiare di Dante, ripercorrendo a ritroso la storia della sua famiglia e indagando quindi sulle origini di questa. Attraverso documenti, confronti storici e anche supposizioni Barbero ci guida all’interno di diverse ipotesi che possono aver caratterizzato il passato di Dante.

Quella che Barbero imprime tra le pagine di questo libro è dunque un’indagine sociologica, politico, storica che ruota attorno alla figura di Dante Alighieri. Il testo diventa un punto di riferimento per lo studio di Dante, colmando quella sezione intermedia tra l’intrattenimento e lo studio specifico. Dante è una lettura veramente godibile e accessibile nel senso più alto del termine, rimanendo comunque un testo che dimostra l’estrema cura di ricerca e studio sulla figura storica di Dante Alighieri.