L’esordio di Sarah Waters, Carezze di velluto, edito da Ponte alle Grazie, è una ventata d’aria britannica. Dalle coste del Kent, odoranti di ostriche e di iodio salmastro, fino al varietà di una Londra vittoriana e ai sobborghi della prostituzione; tra vizi, amori e lotte di rivendicazione sindacale, scivola come una carezza la storia di Nan.

Ostricara nella taverna di famiglia, Nan è affascinata dalle abilità della giovane Kitty, artista del varietà che si esibisce in abiti maschili sul palcoscenico locale. Invaghitasi, abbandona il villaggio natio per seguirla come assistente e amante nella scintillante Londra, fino a comporre con l’attrice un duo che spopola negli spettacoli di varietà inglesi.

Dopo il tradimento di Kitty, tuttavia, Nan si trova a mutare maschera in continuazione: da prostituta dei sobborghi londinesi, ad amante di una facoltosa nobildonna, la ragazza si convince che il mondo non è un posto per lei e che la sua vita non meriti di essere vissuta. Nella rassegnazione, trova però supporto e aiuto da Florence, attivista socialista che abita con il fratello, che l’assume come governante e il cui amore cura le ferite della protagonista.

Carezze di velluto: non solo erotismo

Carezze di velluto è stato erroneamente relegato per anni a semplice romanzo erotico. Il che, sarebbe anche vero se Sarah Waters si limitasse a parlare d’amore a seguire le vicende romantiche della protagonista. Invece, la scrittura dell’autrice apre uno squarcio nel tempo e catapulta nelle scintillanti e decadenti atmosfere vittoriane; culla con il rumore del mare sulla battigia; accarezza il lettore con lente volute di sensi e lo colpisce dritto al cuore.

Carezze di velluto va oltre l’erotismo e si approccia senza ombra di dubbio al romanzo storico, ponendo in evidenza come il piacere dei sensi sia una costante ricerca dell’umanità, ma non il suo centro. Il fulcro, l’anima palpitante del libro, è invece un contesto storico che si presenta con ombre e luci, con teatri scintillanti e vicoli perversi, con tradimenti e amori.

Ed è anche l’amore a farla protagonista: il bisogno di amare a costo di dimenticarsi di sé, l’amore carnale, quello venduto all’angolo di una strada e infine l’amore supportivo, maturo, che nasce prima dal rispetto per se stessi.

Sarah Waters riesce a tratteggiare un romanzo di formazione e crescita, con atmosfere a tratti crude, a tratti ovattate, in un susseguirsi di stimolazioni sensoriali che scivolano sulla pelle e sulla mente del lettore come la consistenza ovattata del velluto.