Benevolenza cosmica è uscito nel 2019 per i tipi di Adelphi.
La casa editrice è conosciuta per la selezione estrema che compie nello scegliere i libri da pubblicare, in particolar modo è raro che punti sugli esordi italiani. Così quando è uscito Benevolenza cosmica la riflessione non poteva che concentrarsi su questo aspetto.

Non tutti i mali vengono per nuocere

La trama di questo libro è in realtà molto semplice, e anzi per alcuni versi sembra inesistente, non è importante ciò che accade, ma ciò che viene sottolineato è il perché.

La ricerca della motivazione diventa l’ossessione del protagonista, che una volta compreso di essere il destinatario di una fortuna sfacciata non si dà pace per cercare di capirne il perché.

Tutto ha inizio nello studio di un medico, il protagonista viene informato di essere affetto da una grave forma di tumore, che riporta dei danni invasivi agli occhi. Nel novantasei per cento dei casi questo tumore è maligno, ma per assurdo che sia Kurt O’Reilly, il protagonista di questo romanzo, fa parte del restante quattro per cento di casi in cui il tumore non ha conseguenze negative.

Da quel momento inizia per Kurt una serie di vicissitudini fortunate all’inverosimile. Anche quando le situazioni manifestano degli aspetti negativi questi si svolgeranno in maniera tale da essere vantaggiosi per il protagonista.

I personaggi del romanzo

Attorno al protagonista Kurt O’Reilly, fanno capolino diversi personaggi interessanti, alcuni eccentrici e fuori dal comune come lo psicologo che riceve Kurt per il primo incontro nella sua piscina al trendaduesimo piano di un grattacelo invece che un tradizionale studio.

Altri personaggi sono diciamo più normali, però comunque ben costruiti e interessanti, come ad esempio la sua segretaria che rappresenta il braccio destro del protagonista, e spesso lo richiama a prendere in considerazione le proprie responsabilità e i propri doveri.

Pareri contrastanti su Benevolenza cosmica

Si gridava al miracolo, e mentre sui social le bacheche si tingevano di giallo limone (colore che ormai contraddistingue il libro) la critica e i lettori si esprimevano in elogi e pareri positivi.

Ad esempio qui trovate tutti i post che sono stati pubblicati su Instagram con l’hashtag #benevolenzacosmica.

Se in un primo momento il parere sembrava essere unico e condiviso da molti, con il passare del tempo si è assistito ad un mutamento di opinioni, con il risultato da avere una rosa variegata di pareri e di riflessioni sullo stile, sulla trama, insomma sul libro.

Alcuni hanno sottolineato come lo stile sembrava paragonabile a quello di grandi scrittori americani, come Don DeLillo, o Kurt Vonnegut, che non solo condivide il nome con il protagonista di Benevolenza cosmica, ma viene addirittura citato.

Dunque in un primo momento sembrava che gli elementi per il successo ci fossero tutti: un esordio originale, con una scelta narrativa interessante; un autore quindi sconosciuto, che nella vita sembra fare tutt’altro che lo scrittore; uno stile paragonabile ai maestri della letteratura contemporanea americana; una casa editrice solida e rappresentativa della migliore qualità.

Il risvolto della medaglia però ci fa notare come effettivamente sia sgradevole paragonare uno scrittore ad un altro, peggio ancora se questi si manifestano in ambienti e tempi diversi.

Per quanto riguarda invece alcune scelte narrative, ho letto dei pareri che mettevano in luce alcuni aspetti poco studiati, se vogliamo chiamiamoli anche errori.

Il romanzo è ambientato a Londra, ma durante la lettura appare chiaramente come questa sia rappresentata in maniera errata, vengono infatti riportati alcuni usi nostrani, che non sono propri della capitale inglese.

Effettivamente queste incongruenze narrative ci sono ed è un peccato, perché in realtà il romanzo a me è piaciuto, e se questi aspetti fossero stati curati meglio, il libro avrebbe raggiunto una solidità maggiore, e sarebbe stato sicuramente meno soggetto a critiche di questo genere.