Oggi parleremo di un libro diventato famoso a causa di un gossip: Asimmetria, edito da Feltrinelli, opera d’esordio di Lisa Halliday, con cui si è conquistata un posto sul podio dei libri più discussi del 2019. Nella prima parte del romanzo (che presenta una struttura tripartita), infatti, sono presenti alcuni riferimenti biografici sulla relazione tra l’autrice e Philip Roth, che ne hanno fatto un vero e proprio caso letterario, ma dietro alle apparenze c’è molto di più.
Follia, narrata in terza persona, racconta il rapporto tra un’aspirante scrittrice e uno scrittore di fama internazionale. La scena si apre in un parco: mentre Alice tenta di leggere un libro, le si avvicina un signore molto più grande di lei, che dà vita a un discorso surreale, futuro filo conduttore di tutti i loro dialoghi e della loro relazione.
Leggendo questa scena:
«Alice cominciava a sentirsi assai stanca di starsene seduta tutta sola senza far niente: ogni tanto cercava di leggere il libro che aveva sulle ginocchia, ma era fatto quasi esclusivamente di paragrafi lunghissimi, non c’era traccia di virgolette doppie, e a che serve un libro, pensò Alice, senza virgolette doppie?
E si domandava (alquanto scioccamente, giacché non le riusciva spesso di portare le cose a termine) se un bel giorno anche lei avrebbe scritto un libro, quando arrivò un uomo dai riccioli grigi come il peltro e si sedette accanto a lei con in mano un cono gelato preso dal camioncino di Mister Softee lì all’angolo.
“Cosa leggi?”
Alice glielo mostrò.»
è inevitabile pensare alla protagonista di Alice nel paese delle meraviglie, a cui l’Alice di Asimmetria rimanda per atteggiamenti, luogo (entrambe si trovano nei pressi d’un albero nell’incipit del proprio libro) e oggetto d’interazione (il libro). Anche lo stile onirico della scena e la domanda sulle virgolette sono riferimenti al romanzo di Carroll («A che serve un libro senza dialoghi né figure?»). La nostra Alice vive in America, è nostra contemporanea ed è impegnata in una relazione con un uomo maturo; i due sono legati dalla passione letteraria, lui e lei, amante e amata, mentore e allieva, esperto e ingenua, forte e debole… così Alice si mostra: come una bambina cresciuta, bisognosa delle cure di un uomo più grande, ma questo uomo è talmente grande da essere ormai anziano e bisognoso a sua volta delle attenzioni di una persona giovane che lo aiuti nella quotidianità. Così, Ezra investe la timida Alice di un ruolo che finirà per starle stretto, arrivando quasi a essere la sua badante.
In questo sottile equilibrio, in cui le parti si scambiano di continuo, la relazione cresce e assume i connotati ossessivi dell’amore. Alice esiste solo se Ezra vive e viceversa.
Molti sono i tratti biografici che ritroviamo in questa prima parte, infatti Alice lavora in una casa editrice e aspira a diventare una scrittrice, un’esordiente, come Lisa Halliday da giovane e con questo romanzo.
La seconda parte, Pazzia, narrata in prima persona, è completamente disconnessa dal resto del libro. Rappresenta l’incubo di Amar al Jaafari, un economista americano di origini irachene che vorrebbe mettersi alla ricerca del fratello misteriosamente rapito in Kurdistan, dove si era trasferito, che viene fermato all’aeroporto di Heatrow perché ritenuto un individuo sospetto.
Assistiamo quindi a un dialogo interiore, l’ostacolo in cui incappa il protagonista diventa un modo per analizzare tutti i suoi comportamenti, la sua storia, un pretesto grazie al quale passa in rassegna la sua intera esistenza, per dimostrare di essere una persona normale. Amar mette in risalto anche delle riflessioni sulla società moderna, e i concetti estremisti che la caratterizzano.
La terza parte è la trascrizione di Desert Island Discs, trasmissione radiofonica inglese che consiste nell’intervistare un personaggio famoso, chiamato naufrago, al quale viene chiesto quali sono le otto canzoni che porterebbe con sé su un’isola deserta.
Il naufrago di questa puntata è Ezra Blazer, ed ecco che ci ricongiungiamo alla prima parte del romanzo.
Attraverso questa intervista, Ezra ha modo di raccontarsi, di mostrare gli aspetti privati che sono stati celati dietro la sua formidabile carriera letteraria. Si parla di musica, di amore, di letteratura, di viaggi, di vita… la sua.
Asimmetria è un interessante esperimento letterario per la divisione in tre parti distinte, ma anche per la scelta di Lisa Halliday di affiancare le storie di personaggi ispirati a persone reali con quelle di personaggi inventati, creando un’ulteriore asimmetria all’interno del testo. Come ha affermato la stessa autrice: «Ho sempre pensato, però, che Alice e Amar dovessero stare nello stesso libro, nello stesso universo».
Se avete voglia di un libro costruito su diversi registri stilistici narrativi, Asimmetria è il romanzo che fa al caso vostro. Potrete addentrarvi in una storia d’amore originale e surreale, per poi lasciarvi trasportare da un racconto introspettivo che affronta i temi più rilevanti della nostra storia politica contemporanea.
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