Ha scritto La più amata, pubblicato da Mondadori, finalista al Premio Strega 2017, con cui ha ottenuto un ampio successo e ha raggiunto anche il pubblico più vasto.
Ma oggi parliamo del suo primo romanzo.
Teresa ciabatti ha esordito nel 2002 con Adelmo, torna da me, pubblicato da Einaudi.

Adelmo, torna da me: l’amore a quattordici anni

Questo romanzo ruota principalmente attorno alle vicende estive di Camilla Randone, una ragazzina di quasi quattordici anni.

La famiglia di Camilla fa parte della così detta “società bene” romana.

Come tutte le famiglie benestanti i Randone passano le vacanze in una villa di proprietà, la loro si trova a Porto Santo Stefano.

Così nell’estate del 1987 Camilla si ritrova in vacanza, con la madre, la tata e la nonna, (i genitori si sono da poco separati). La ragazzina si innamora di Adelmo, il ragazzo che si occupa di tenere pulita la piscina della villa.

Come in tutte le infatuazioni giovanili Camilla farà di tutto per apparire interessante agli occhi di Adelmo, mostrando una falsa sicurezza ostentando atteggiamenti da adulta, che a miei occhi hanno suscitato tanta tenerezza.

Ma l’estate finisce sempre troppo presto, e Camilla prima o poi dovrà lasciare la fantasia dell’amore per tornare alla vita reale, alle sue solite amicizie romane.

Non mi lasciar partire. Corri dietro la macchina della mamma, tagliale la strada con la moto, apri lo sportello di dietro, fammi scendere e portami via con te. Arriva amore mio, sono sull’Aurelia, corri amore , fai più in fretta che puoi, amore, che io già non vedo più il mare e vedo solo il monte dell’Argentario con la croce dei frati.

Oltre all’amore c’è di più

 

Se la storia di Camilla e Adelmo è centrale in questo romanzo, ci sono tanti altri personaggi con storie diverse e che creano intrecci narrativi interessanti.

La mamma di Camilla incarna il ruolo della classica signora ricca, annoiata dalla noia stessa, che si stanca facilmente di ogni cosa in cui decide di impegnarsi.

Ho riso tanto leggendo delle smanie di questo personaggio, mi figuravo questa donna, che priva di ogni talento si scherma dietro alle occupazioni più frivole, che intraprende comunque tutte senza alcun impegno.

Maddalena è la tata di Camilla, la segue da quanto era molto piccola.
La tata è una signora grande, un po’ zoppa, e con tanto affetto da dimostrare. Sarà facile affezionarsi a questo personaggio, e circa a metà romanzo Camilla e la sua tata si allontaneranno, contro il volere di entrambe, ma per una “giusta causa”.

Lavinia è l’amica di Camilla. Meno perspicace della protagonista, si innamora anche lei spesso, oggi di un ragazzo, domani di un altro.

Così, circondata da sentimenti volubili e vanitosi, la piccola Camilla cresce.
Dimostrando una spiccata intelligenza Camilla narra in prima persona le vicende che la vedono coinvolta.
Linguisticamente molto matura dimostra invece la tipica ingenuità dei quattordici anni, in lei si animano sentimenti completamente opposti, Camilla passa dall’amore più passionale all’odio più violento.

E così per quante volte Camilla si innamora, tante volte si arrabbia, scalcia, prende posizione, si allontana, soprattutto nei confronti della sua tata, nonostante l’immenso affetto che prova per lei non può ammettere di soffrire per la sua perdita.

Adelmo, torna da me: un esordio dal cuore tenero

 

Questo romanzo racconta tante storie, ma quella centrale, quella di Camilla, ha il cuore tenero.
Camilla come tutti i duri in fondo dimostra la tenerezza e la fragilità di una bambina, anche se si maschera da adulta.
È appunto la tenerezza la sensazione che ho provato leggendo questo libro.

Da questo romanzo è stato tratto il film L’estate del mio primo bacio, del 2006, per la regia di Carlo Virzì e con la sceneggiatura della stessa Ciabatti.