Fabbrico è un paesino dell’Emilia Romagna, e Roberto Camurri nel suo esordio, A misura d’uomo, ci porta in questo luogo dove tra l’altro è nato.

Pubblicato nel 2018 A misura d’uomo della casa editrice (NNE EDITORE) è un romanzo in racconti in cui ci vengono svelate tante storie. La solitudine, la speranza, l’orgoglio, la dipendenza sono le dinamiche delle tante storie.

È in undici racconti, non numerati, che leggiamo della storia di Fabbrico, o meglio dei suoi abitanti. Undici racconti separati e che possono essere letti indipendentemente uno dall’altro ma che sono comunque collegati tra loro.

Un esordio variopinto

La trama, anzi le trame di questo romanzo sono molto interessanti e le ho trovate veramente stimolanti.

Alcune storie le ho amate, come ad esempio quella di Giuseppe, un anziano e ostinato signore che ai suoi tempi aveva fatto la guerra, e che oggi esce tutte le mattine di casa per andare al bar a trovare Bice, che ama. Fa molto freddo a Fabbrico, c’è la neve e le strade sono ghiacciate, ma Giuseppe non si rassegna, esce tutti i giorni per andare dalla Bice, nonostante i suoi acciacchi e le avversità metereologiche Giuseppe mantiene integro il suo orgoglio.
Orgoglio che lo mantiene distaccato anche ferso Valerio, una ragazzo molto più giovane di lui ma che spera giorno dopo giorno che Giuseppe accetti il suo aiuto e le sue cure.
Valerio che, anche lui con la sua storia, ogni giorno si prepara ed esce presto per raggiungere Giuseppe, dimostrando di essere testardo quanto lui.

Ma la storia che ritorna più volte attraverso diversi personaggi è quella di Davide, Valerio amici da sempre e Anela, che diventa il perno e lo scoglio su cui si infrange la loro amicizia.

Questo romanzo parla di tante storie diverse, ma lo scopo si dimostra essere lo studio dei rapporti tra i personaggi.
L’autore indaga sulle relazioni che legano gli uni agli altri, e così pone sotto i riflettori le difficoltà nell’affrontare le emozioni.
Tra le pagine di A misura d’uomo il silenzio è sintomo di del l’incapacità di affrontare i sentimenti, si preferisce mettere da parte i problemi, tra le persone non c’è comunicazione.
Il silenzio, l’incapacità di comunicare lasciano uno spazio sempre più grande.
È in questo vuoto, che diventa distanza, che si colloca Camurri.

A misura d’uomo, tante storie più una

L’autore è in un certo senso anch’esso personaggio, però non interviene mai.
In qualche modo il romanzo parla anche di lui, mentre però rimane a guardare gli avvenimenti di una vita sempre uguale, per mostrarci i rapporti degli abitanti di Fabbrico.

Siamo venuti a conoscenza della sfortunata vicenda che ha colto di sorpresa la casa editrice NNE EDITORE, e rinnoviamo il nostro supporto a questa realtà culturale che ha sempre valide proposte editoriali.

Se non conoscete NNE EDITORE questo è il momento giusto per conoscere la loro storia e per dare un’occhiata al loro catalogo.